Campo di osservazione
Ambito della rilevazione definito dal "caso statistico", ossia dalla categoria di enti che hanno lo stesso nome ("nome comune"). Gli enti rientranti nel campo e sottoposti a rilevazione si chiamano unità statistiche.
Ambito della rilevazione definito dal "caso statistico", ossia dalla categoria di enti che hanno lo stesso nome ("nome comune"). Gli enti rientranti nel campo e sottoposti a rilevazione si chiamano unità statistiche.
Unità campionaria
Unità che compone un campione. Conviene distinguere questa denominazione da quella di "unità di campionamento", con la quale si intende una delle unità che compongono un aggregato che deve essere sottoposto a campionamento.
Unità che compone un campione. Conviene distinguere questa denominazione da quella di "unità di campionamento", con la quale si intende una delle unità che compongono un aggregato che deve essere sottoposto a campionamento.
Unità di rilevazione
Unità empirica su cui si basa la rilevazione. Non coincide necessariamente né con l’unità che fornisce le informazioni ("unità d’informazione"), né con l’unità statistica cui, in ultima analisi, si è interessati, ogni volta che essa ne raggruppa più d’una ("unità di analisi", "unità di tabulazione").
Nel censimento della popolazione, la famiglia di censimento è una delle unità di rilevazione; se la famiglia è composta di un solo membro, l’unità di rilevazione coincide con l’unità statistica di analisi, altrimenti si hanno tante unità di analisi quanti sono i membri della famiglia, in corrispondenza di una sola unità di informazione (il capofamiglia).
Unità di tabulazione
Unità di cui, in una tabella, si presenta la classificazione secondo un assortimento di modalità di caratteri. Il nucleo familiare, in un censimento demografico, non è l’unità statistica (il censito), né una di quelle di rilevazione, ma una derivazione da una di queste (la famiglia di censimento) attraverso il carattere "relazione col capofamiglia"e costituisce oggetto di classificazione e pubblicazione in tavole specifiche.
Unità sperimentale
Unità sulla quale si effettua un esperimento statistico.
Unità statistica
Unità elementare della popolazione statistica. Può trattarsi di una persona fisica (il censito, il
dimesso da un istituto di cura), di una persona giuridica (l’impresa), di un’istituzione (un istituto scolastico), di un evento (un matrimonio, una nevicata) etc.
Tabella di contingenza
Con riferimento a due variabili qualitative, è la tabella a due entrate (righe, colonne) nella quale sono classificabili le osservazioni di un aggregato statistico. Nella tabella, l’elemento nij,
all’incrocio della riga i e della colonna j, è il numero di unità statistiche che possiedono
congiuntamente la modalità i-esima della variabile posta nel senso delle righe e la caratteristica jesima di quella posta nel senso delle colonne.
Un Database Management System è un sistema software progettato per consentire la creazione e la manipolazione efficiente di database.
I DBMS rivestono una funzione di fondamentale importanza in numerosi campi, dalla contabilità, alla gestione delle risorse umane, dalla finanza fino ai contesti tecnici come la gestione di rete o la telefonia.
All’interno dei DBMS i dati sono organizzati in database costituiti da tabelle. Le tabelle sono
organizzate in una serie di righe e di colonne. Le righe rappresentano, secondo il linguaggio
informatico, dei record cioè registrazioni di tipo individuale.
organizzate in una serie di righe e di colonne. Le righe rappresentano, secondo il linguaggio
informatico, dei record cioè registrazioni di tipo individuale.
Questi elementi vengono definiti dagli statistici unità statistiche o entità. Nelle colonne avremo invece i campi o i field, cioè attributi variabili per gli statistici. La coppia attributo identità definisce un valore che per gli informatici prende il nome di misura mentre per gli statistici quello di modalità.
La matrice dei dati può essere definita come l’insieme dei caratteri e delle unità statistiche
osservate. Da questa matrice è possibile passare alla tabella di contingenza o di associazione; in esse si riportano frequenze congiunte tra più variabili. Queste tabelle rappresentano per gli statistici dei punti di partenza; per gli informatici invece costituiscono dei report.
Le tabelle di contingenza sono tabelle utilizzate in statistica per rappresentare e analizzare le
relazioni tra due o più variabili. In esse si riportano le frequenze congiunte delle variabili.
Generalmente le tabelle comprendono dati nominali raggruppati in categorie. Il caso più semplice implica due variabili casuali dicotomiche: le righe della tabella rappresentano i risultati di una variabile e le colonne i risultati dell'altra, i numeri all'interno della tabella sono le frequenze di una particolare combinazione di categorie.
Il report aziendale è uno strumento che consente di valutare, attraverso le informazioni, lo stato di salute di una qualsiasi società di capitali o di persone.
Esso è costituito da due elementi fondamentali, che sono:
- dimensioni: sono i caratteri che si misurano sulle unità statistiche; essi costruiscono la parte del
report che non cambia. Di solito quando si considera un report si cerca di non considerare più di due dimensioni, per permettere all’ interessato di ottenere maggiori informazioni sul carattere che ha scelto di studiare.
- misura: un’ elaborazione calcolata su unità statistiche; essa costituisce la parte quantitativa del report che deriva dall’ aggregazione della matrice di dati (come la somma dei soldi spesa di un cliente).
Per costruire un report è necessario considerare le relazioni che s’instaurano tra le diverse tabelle al fine di riunificare l informazione.
In realtà il report è un documento aziendale che viene visualizzato da tutti gli stakeholders, interni ed esterni dell’ azienda.
La matrice dei dati può essere definita come l’insieme dei caratteri e delle unità statistiche
osservate. Da questa matrice è possibile passare alla tabella di contingenza o di associazione; in esse si riportano frequenze congiunte tra più variabili. Queste tabelle rappresentano per gli statistici dei punti di partenza; per gli informatici invece costituiscono dei report.
Le tabelle di contingenza sono tabelle utilizzate in statistica per rappresentare e analizzare le
relazioni tra due o più variabili. In esse si riportano le frequenze congiunte delle variabili.
Generalmente le tabelle comprendono dati nominali raggruppati in categorie. Il caso più semplice implica due variabili casuali dicotomiche: le righe della tabella rappresentano i risultati di una variabile e le colonne i risultati dell'altra, i numeri all'interno della tabella sono le frequenze di una particolare combinazione di categorie.
Il report aziendale è uno strumento che consente di valutare, attraverso le informazioni, lo stato di salute di una qualsiasi società di capitali o di persone.
Esso è costituito da due elementi fondamentali, che sono:
- dimensioni: sono i caratteri che si misurano sulle unità statistiche; essi costruiscono la parte del
report che non cambia. Di solito quando si considera un report si cerca di non considerare più di due dimensioni, per permettere all’ interessato di ottenere maggiori informazioni sul carattere che ha scelto di studiare.
- misura: un’ elaborazione calcolata su unità statistiche; essa costituisce la parte quantitativa del report che deriva dall’ aggregazione della matrice di dati (come la somma dei soldi spesa di un cliente).
Per costruire un report è necessario considerare le relazioni che s’instaurano tra le diverse tabelle al fine di riunificare l informazione.
In realtà il report è un documento aziendale che viene visualizzato da tutti gli stakeholders, interni ed esterni dell’ azienda.
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